venerdì 25 gennaio 2013

Elezioni, Consiglio direttivo ApI: Necessaria alleanza Pd-Monti

Alleanza per L'Italia "non puo' dare il suo appoggio politico a liste eterogenee, non in grado di conseguire risultati apprezzabili". Cosi', avendo deciso di non partecipare alle prossime elezioni direttamente con proprie liste "riproporra' davanti agli elettori la necessita' di un'alleanza di governo tra PD e area Monti". E' quanto ha stabilito il Consiglio nazionale del partito guidato da Francesco Rutelli. "Nel caso che neppure tale possibile alleanza consegua una maggioranza parlamentare autosufficiente, proporra' la necessita' di un nuovo 'Governo del Presidente', con larga base parlamentare, raccolta su un preciso programma di governo dell'economia, e per realizzare entro due anni le indispensabili riforme istituzionali ed elettorale". Api, poi, da' "piena conferma della partecipazione di Alleanza per l'Italia al Partito Democratico Europeo" e della "preparazione dell'impegno diretto nelle Elezioni 2014 per il rinnovo del Parlamento Europeo".
Nel documento conclusivo messo a punto al termine della riunione, Api conferma la validita' delle delibere assunte dal movimento nei tre anni di attivita' politica, a partire dal Manifesto per il Cambiamento e il Buongoverno e sino alle delibere del Consiglio Nazionale del 12 luglio e dell'Assemblea Nazionale del 14 settembre 2012. Delibere hanno condizionato il via libera alla partecipazione nelle Primarie del centrosinistra (a sostegno della candidatura Tabacci) "alla costruzione di un programma di governo credibile e serio, in continuita' con l'azione di risanamento promossa dal governo Monti e coerente con la sua strategia di integrazione politica ed economica europea; alla formazione di una maggioranza adeguata alle sfide difficilissime che il Paese deve affrontare per assicurare il ritorno alla crescita economica, l'equilibrio della finanza pubblica e il pieno mantenimento degli impegni assunti a livello europeo ed internazionale; una svolta politica, un Patto di Legislatura tra la migliore politica e i piu' qualificati servitori dello Stato provenienti dalla societa'". Si indicava con chiarezza che "alla nostra fiducia al Governo Monti non potra' far seguito un ritorno al passato". Si riaffermava che "dopo il bipolarismo muscolare, l'Italia ha bisogno di coalizioni credibili e coerenti".
 
"L'unico modo possibile per realizzare questi obiettivi - sostiene Alleanza per l'Italia - risiederebbe in un accordo politico-programmatico di legislatura tra il Partito Democratico e la coalizione formata da Mario Monti. Ma tale accordo non c'e': il PD, pur protagonista di un apprezzabile processo democratico attraverso la partecipazione popolare alle Primarie, ha confermato un'alleanza prioritaria con SEL, ovvero con un partito la cui piattaforma politico-culturale e' esplicitamente antagonista rispetto ad un accordo tra riformisti e forze democratico-liberali e moderate. La coalizione di Monti, pur segnando significative novita', non ha avuto la forza di costituirsi in forza politica unitaria, lasciando differenze irrisolte al suo interno. Sia il PD, sia Monti, non sono in grado di prendere davanti agli elettori l'impegno ad allearsi tra loro. Lo scenario politico puo' produrre uno scenario parlamentare in cui nessuna coalizione possa disporre della maggioranza nei due rami del Parlamento". "Ancora di piu': il perdurare di una crisi economica assai grave - in termini di disoccupazione, caduta della produzione industriale, elevatissima pressione fiscale, debolezza degli investimenti pubblici e privati - fara' del 2013 un ulteriore anno di recessione ad alta criticita' sociale. Occorrera' eleggere un Presidente della Repubblica sostenuto dal piu' ampio schieramento democratico; e dar vita a una maggioranza di governo che sia abbastanza larga da poter sostenere riforme senz'altro difficili, ed abbastanza coerente perche' tali politiche riformatrici siano incisive ed efficaci. Non e' facile che questi obiettivi siano raggiunti". Nella campagna elettorale, "si profila la netta prevalenza della propaganda sulla verita', e della propaganda negativa sulla progettualita'. Le contrapposizioni pubbliche non potranno che rendere piu' difficile la composizione di future, credibili alleanze".
 
Il Consiglio Nazionale da' poi "mandato al Presidente Nazionale di stabilire, d'intesa con i responsabili regionali, le opportune iniziative ed intese per appoggiare, in ciascuna Circoscrizione elettorale per la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, le liste e i candidati che meglio rispondano a tali esigenze ed obiettivi politici, nell'interesse generale del paese.
 
Api si preparara poi a correre alle prossime Regionali liste nelle elezioni amministrative del prossimo maggio-giugno con candidati promossi e appoggiati da ApI e lavora alla presentazione entro la prima decade di febbraio del 'Programma per la creazione di nuovi posti di lavoro e di nuove imprese attraverso le politiche, gli incentivi, la regolazione e gli investimenti legati alla Green Economy' "In una campagna elettorale che si presenta molto rivolta alle polemiche sul passato, e poco ai progetti per il futuro, tale programma verra' presentato pubblicamente per verificare davanti al corpo elettorale quali forze siano capaci di assumerlo come un impegno preciso e strategico".

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 LETTERA AL PRESIDENTE RUTELLI ED AL CONSIGLIO NAZIONALE DEL'API
 
All'attenzione del Presidente Rutelli e del Consiglio Nazionale:
   Sono particolarmente dispiaciuto di non  riuscire ad   essere presente al consiglio Nazionale di Alleanza per l'Italia ,predisposto per le  ore 12,45  , in sostituzione del coordinatore regionale Edgardo Canuto.
Avrei voluto  esserCI  per esprimere tutto il mio attaccamento all'API ed al presidente Rutelli e sinceramente non mi convincono quanti si sono spostati nel centro democratico e l'aspirazione che possano  essere  di equilibrio nel centro sinstra.
La politica originale dell'API  era di grande prospettiva : capita, condivisa e  catalizzatore di grande entusiasmo.
Invito il presidente Rutelli ed a tutti i membri del consiglio Nazionale a  continuare  ,  valorizzando la politica di servizio verso questo meraviglioso Paese  che è l'Italia e batterci per la difesa  e riqualificazione  del territorio e  contro le tantissime norme incivile . Norme che  hanno ci hanno trasformato in una società di disuguali  e che si sta incattivendo ,pericolosamente.
Impegnamoci in modo che l'API diventi il riferimento  di una società  che applica in senso compiuto la  Costituzione
dove tutti si sentano cittadini   e nessuno  viene lasciato solo . Non ha futuro uno stato che crea condizioni di suicidio .
A tutti i migliori auguri   di buon lavoro sono certo comunque che farete in modo che far parte di Alleanza per l'Italia sia un motivo di fiero orgoglio.
 Francesco GIannattasio coordinatore prov.A.lessandria


lunedì 21 gennaio 2013

a Tgcom24:
Basta ripetizioni di alleanze impossibili. Con Vendola, come con Tosi, ci si può alleare a livello locale. Ma per il governo, no. Qua si ricomincia a sventolare patrimoniali e nuove tasse, a opporsi alle missioni ONU, si dichiara "è fantascienza un accordo con Monti". E se dovranno farlo dopo le elezioni, farà dimettere i deputati di SEL?
Alleanza per l'Italia: riunirà venerdi 25 il Consiglio Nazionale, dove decideremo se e chi appoggiare, in ciascun territorio, e le prossime tappe della nostra azione politica.
Quanto a Monti, ho stima personale, ma sulle riforme - vedasi la Fornero - ci sono state molte falle.
Bondi Commissario per la Sanità nel Lazio? Prima ha sollevato i problemi, poi se n'è andato prima di risolverli, per fare il giudice delle candidature delle liste Monti. Non mi pare un esito brillante.
Mi occuperò ancora di più dei conflitti di interessi, della trasparenza di candidati e leader: non c'è solo Berlusconi da mettere sotto scrutinio.

domenica 20 gennaio 2013


Elezioni, Rutelli: Meglio anno sabbatico. ApI torna alle Europee

«Sono stato fuori dal Parlamento altre volte nella mia vita: è un 'sabbatico' che può far bene e certo non significa minore impegno politico. Ho alcuni compiti internazionali, oltre alla presidenza del Partito democratico europeo. Sto preparando qualcosa, di personale e non politico, che sorprenderà molti. Ma non ne parlerò prima delle elezioni». Così Francesco Rutelli, intervistato dal Corriere della Sera, ha spiegato le ragioni della sua non candidatura in Parlamento.
Rutelli ha confermato di essere «perplesso» sul progetto di Tabacci, quello della gamba centrista della coalizione di centrosinistra, il Centro democratico messo in campo con l'ex Idv Donadi: «Quella lista, e mi dispiace, ha due limiti insuperabili: una base di consenso insufficiente ad equilibrare una coalizione troppo a sinistra. Non poche persone che la compongono sono perbene. Ma una parte ha appoggiato il governo Monti fortemente, e una parte lo ha combattuto aspramente: la contraddizione è eccessiva».
«ApI - ha detto Rutelli - continuerà il proprio impegno. Il 25 gennaio riuniamo il Consiglio nazionale e ci pronunciamo sulle liste in campo. L'anno prossimo parteciperemo alle Europee. Io continuo a occuparmi del futuro della mia città, Roma». 
 
Per il futuro, «la cosa migliore» sarebbe un asse Monti-Bersani. «Ma bisogna dirlo prima, e chiaramente, agli elettori».
INTERVENTO DI FRANCESCO RUTELLI AL CORRIERE DELLA SERA:
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=1QQTTX

Mi pare che Francesco Rutelli abbia espresso bene nel CORRIERE DELLA SERA il sentimento del popolo di ALLEANZA PER L'ITALIA, QUELLO VERO, GENUINO. Doveva essere la legislatura della chiarezza e del rilancio della politica. Ebbene ha dimostrato invece di essere ancora fortemente condizionato dagli schemi del passato. E noi non abbiamo ancora compiuto quel percorso che ci eravamo prefissati per essere elemento dell'unione e della ricomposizione fra tutte le forze moderate e riformiste, sempre nell'ottica della giusta compatibilità e soprattutto della coerenza delle posizioni in campo. E invece di ricomporsi il quadro politico si è, da un lato frammentato e dall'altro ha proposto commistioni che certamente non sono in grado di garantire la giusta fluidità propositiva. Mi fa sorridere Tabacci che in una nota esprime sconcerto sull'alleanza Pannella-Storace nella Regione Lazio e nel contempo fonda un Partito con gli ex IDV, che certamente DA UNA PARTE non si sono convertiti sulla via di Damasco e dall'altra rappresentano una gravissima contraddizione nel rapporto con l'azione Montiana che fino a ieri è stata sostenuta. Forti contraddizioni che mostrano solamente che si è distorto l'obiettivo e anche le buone intenzioni. che sono divenute solo lastrico per le strade del nostro Paese. Diventare il centro del Centro sinistra aveva proprio lo scopo di "aiutare" la sinistra moderata a ricongiungersi secondo un modello progressista e riformista avanzato ma giustamente contenuto e quindi non condizionato come lo è adesso. CERTAMENTE stiamo pagando un grave errore di cui CASINI ha grandi responsabilità, forse non tutte, ma certo GRANDI RESPONSABILITA'. Cioè quello di aver "saltato" un passaggio DETERMINANTE (che RUTELLI ha predicato con tutte le sue forze, e NOI con lui), quello del TERZO POLO, che CERTAMENTE avrebbe avuto la FORZA di condizionare il rapporto tra la sinistra moderata e quella massimalista a cui oggi invece stiamo assistendo. Oggi si rischia veramente di entrare in una fase di stallo tra la neo area centrista, improvvisata, disomogenea, non strutturata e quindi senza un disegno preciso e l'area PD-vendoliana e poi forse anche ingroiana, che tenderà sempre più a limitare la FORMAZIONE di larghe coalizioni in grado di accogliere la maggioranza dei consensi popolari. Si è ricreato un modello come quelli del passato che inevitabilmente, nel suo stereotipo (che tutti volevamo evitare) rafforzerà l'area berlusconiana. Bentornati nella seconda Repubblica! Noi di API ricominceremo con pazienza l'azione mediatrice interrotta dagli eventi e dalle situazioni, forti delle convinzione che stanno alla base della nostra passione politica. Marco Andreani
INTERVENTO DI FRANCESCO RUTELLI AL CORRIERE DELLA SERA:
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=1QQTTX

Mi pare che Francesco Rutelli abbia espresso bene nel CORRIERE DELLA SERA il sentimento del popolo di ALLEANZA PER L'ITALIA, QUELLO VERO, GENUINO. Doveva essere la legislatura della chiarezza e del rilancio della politica. Ebbene ha dimostrato invece di essere ancora fortemente condizionato dagli schemi del passato. E noi non abbiamo ancora compiuto quel percorso che ci eravamo prefissati per essere elemento dell'unione e della ricomposizione fra tutte le forze moderate e riformiste, sempre nell'ottica della giusta compatibilità e soprattutto della coerenza delle posizioni in campo. E invece di ricomporsi il quadro politico si è, da un lato frammentato e dall'altro ha proposto commistioni che certamente non sono in grado di garantire la giusta fluidità propositiva. Mi fa sorridere Tabacci che in una nota esprime sconcerto sull'alleanza Pannella-Storace nella Regione Lazio e nel contempo fonda un Partito con gli ex IDV, che certamente DA UNA PARTE non si sono convertiti sulla via di Damasco e dall'altra rappresentano una gravissima contraddizione nel rapporto con l'azione Montiana che fino a ieri è stata sostenuta. Forti contraddizioni che mostrano solamente che si è distorto l'obiettivo e anche le buone intenzioni. che sono divenute solo lastrico per le strade del nostro Paese. Diventare il centro del Centro sinistra aveva proprio lo scopo di "aiutare" la sinistra moderata a ricongiungersi secondo un modello progressista e riformista avanzato ma giustamente contenuto e quindi non condizionato come lo è adesso. CERTAMENTE stiamo pagando un grave errore di cui CASINI ha grandi responsabilità, forse non tutte, ma certo GRANDI RESPONSABILITA'. Cioè quello di aver "saltato" un passaggio DETERMINANTE (che RUTELLI ha predicato con tutte le sue forze, e NOI con lui), quello del TERZO POLO, che CERTAMENTE avrebbe avuto la FORZA di condizionare il rapporto tra la sinistra moderata e quella massimalista a cui oggi invece stiamo assistendo. Oggi si rischia veramente di entrare in una fase di stallo tra la neo area centrista, improvvisata, disomogenea, non strutturata e quindi senza un disegno preciso e l'area PD-vendoliana e poi forse anche ingroiana, che tenderà sempre più a limitare la FORMAZIONE di larghe coalizioni in grado di accogliere la maggioranza dei consensi popolari. Si è ricreato un modello come quelli del passato che inevitabilmente, nel suo stereotipo (che tutti volevamo evitare) rafforzerà l'area berlusconiana. Bentornati nella seconda Repubblica! Noi di API ricominceremo con pazienza l'azione mediatrice interrotta dagli eventi e dalle situazioni, forti delle convinzione che stanno alla base della nostra passione politica. Marco Andreani
RINOSCERE I SINTOMI DI UN ICTUS PUO’ SALVARE UNA VITA

Durante una grigliata Federica cade.
Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di
essere inciampata con le scarpe nuove.
Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi.
Federica trascorse il resto della serata serena ed in allegria.
Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi che aveva
sua moglie in ospedale.
Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica è deceduta.

Federica ha avuto un'ictus cerebrale durante la grigliata.
Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un 'ictus,
Federica sarebbe ancora viva.

La maggior parte delle persone non muoiono immediatamente.
Basta 1 minuto per leggere il seguito:

Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore
dall'attacco si può facilmente porvi rimedio.
Il trucco è riconoscere per tempo l'ictus !!!
Riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in
terapia.
Cosa che non è facile.

Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha
avuto un'ictus cerebrale:

* Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);

* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio:
oggi è una bella giornata) e non ce la farà;

* Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci
riuscirà solo parzialmente);

* Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia
o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).
Nel caso si verifichino uno o più dei sovraccitati punti chiamate
immediatamente il pronto soccorso.
Descrivete i sintomi della persona per telefono.

Un medico sostiene che se mandate questa è- mail ad almeno 10
persone, si può essere certi che avremmo salvato la vita di Federica,
ed eventualmente anche la nostra.

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