lunedì 8 aprile 2013

UNO STATO DA RIFORMARE


Da dopo le elezione siamo sottoposti ad una sinfonia continua ,da parte dei politici e dai giornalisti ,quasi tutti schierati, che propongono riforme di ogni genere e provvedimenti che dovrebbero risolvere i problemi che affliggono il nostro Paese.

Sono tutte argomentazioni includenti e se riusciranno a realizzare un qualche provvedimento non faranno altro che aumentare le pastoie burocratiche con peggioramento dell’iter amministrativo.

L’amministrazione dello stato è arrivato all’insostenibilità della sua organizzazione : economica –amministrativa; politica: giudiziaria, sia civile che penale: nella difesa del territorio e della sicurezza dei cittadini con una sovrapposizione scellerata di centri di gestione. Infine la sanità che ci costa sempre di più con servizi sempre più scadenti.


Per sostenere questa disorganizzazione abbiamo: il numero maggiore di politici che sono i meglio retribuiti ; il più grande numero di burocrati retribuiti come nababbi; il più alto costo del lavoro con la paga più bassa dei dipendenti,esclusi naturalmente i dirigenti; il più alto numero di comuni,provincie e regioni che sovrappongono le loro competenze ,creando ingorghi ,inefficienti e sprechi ;un’organizzazione sanitaria regionale che gareggiano a chi spende di più elargendo pessimi servizi; un sistema pensionistico allucinante con pensioni d’oro ed altre che non assicurano nemmeno un pasto al giorno; organizzazione scolastica dove l’insegnamento è l’ultimo dei problemi ; la tutela del territorio e dei beni artistici è trascurata in modo vergognoso. Tutta l’organizzazione dello stato è deficitaria . Per contro abbiamo la costituzione più bella del mondo con la quale ,l’applicazione settoriale, ha determinato un società disuguale ove il diritto deve essere conteso nelle aule dei tribunali tra montagne di leggi caotiche ed in contrapposizione. In questo paese che è stato la culla del diritto ,oggi tanti si suicidano per sopraffazione del diritto da parte della burocrazia statale.


Fermiamoci !! Qui non è più una questione di politica di governo di una forza o altre ; di provvedimenti a favore per incentivare questo o quell’altro settore!!
Qui è questione di ristrutturare completamente ,in tutte le sue parti l’organizzazione dello Stato. Una organizzazione statale che ha fatto il suo tempo e non è in grado di rispondere alle necessità di una società complessa,dinamica proiettato in un mondo globalizzato con il quale bisogna confrontarsi.

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