martedì 19 febbraio 2013

Elezioni, ApI: Necessaria alleanza Pd-Monti

Alleanza per L'Italia "non puo' dare il suo appoggio politico a liste eterogenee, non in grado di conseguire risultati apprezzabili". Cosi', avendo deciso di non partecipare alle prossime elezioni direttamente con proprie liste "riproporra' davanti agli elettori la necessita' di un'alleanza di governo tra PD e area Monti". E' quanto ha stabilito il Consiglio nazionale del partito guidato da Francesco Rutelli. "Nel caso che neppure tale possibile alleanza consegua una maggioranza parlamentare autosufficiente, proporra' la necessita' di un nuovo 'Governo del Presidente', con larga base parlamentare, raccolta su un preciso programma di governo dell'economia, e per realizzare entro due anni le indispensabili riforme istituzionali ed elettorale". Api, poi, da' "piena conferma della partecipazione di Alleanza per l'Italia al Partito Democratico Europeo" e della "preparazione dell'impegno diretto nelle Elezioni 2014 per il rinnovo del Parlamento Europeo".
Nel documento conclusivo messo a punto al termine della riunione, Api conferma la validita' delle delibere assunte dal movimento nei tre anni di attivita' politica, a partire dal Manifesto per il Cambiamento e il Buongoverno e sino alle delibere del Consiglio Nazionale del 12 luglio e dell'Assemblea Nazionale del 14 settembre 2012. Delibere hanno condizionato il via libera alla partecipazione nelle Primarie del centrosinistra (a sostegno della candidatura Tabacci) "alla costruzione di un programma di governo credibile e serio, in continuita' con l'azione di risanamento promossa dal governo Monti e coerente con la sua strategia di integrazione politica ed economica europea; alla formazione di una maggioranza adeguata alle sfide difficilissime che il Paese deve affrontare per assicurare il ritorno alla crescita economica, l'equilibrio della finanza pubblica e il pieno mantenimento degli impegni assunti a livello europeo ed internazionale; una svolta politica, un Patto di Legislatura tra la migliore politica e i piu' qualificati servitori dello Stato provenienti dalla societa'". Si indicava con chiarezza che "alla nostra fiducia al Governo Monti non potra' far seguito un ritorno al passato". Si riaffermava che "dopo il bipolarismo muscolare, l'Italia ha bisogno di coalizioni credibili e coerenti".
 
"L'unico modo possibile per realizzare questi obiettivi - sostiene Alleanza per l'Italia - risiederebbe in un accordo politico-programmatico di legislatura tra il Partito Democratico e la coalizione formata da Mario Monti. Ma tale accordo non c'e': il PD, pur protagonista di un apprezzabile processo democratico attraverso la partecipazione popolare alle Primarie, ha confermato un'alleanza prioritaria con SEL, ovvero con un partito la cui piattaforma politico-culturale e' esplicitamente antagonista rispetto ad un accordo tra riformisti e forze democratico-liberali e moderate. La coalizione di Monti, pur segnando significative novita', non ha avuto la forza di costituirsi in forza politica unitaria, lasciando differenze irrisolte al suo interno. Sia il PD, sia Monti, non sono in grado di prendere davanti agli elettori l'impegno ad allearsi tra loro. Lo scenario politico puo' produrre uno scenario parlamentare in cui nessuna coalizione possa disporre della maggioranza nei due rami del Parlamento". "Ancora di piu': il perdurare di una crisi economica assai grave - in termini di disoccupazione, caduta della produzione industriale, elevatissima pressione fiscale, debolezza degli investimenti pubblici e privati - fara' del 2013 un ulteriore anno di recessione ad alta criticita' sociale. Occorrera' eleggere un Presidente della Repubblica sostenuto dal piu' ampio schieramento democratico; e dar vita a una maggioranza di governo che sia abbastanza larga da poter sostenere riforme senz'altro difficili, ed abbastanza coerente perche' tali politiche riformatrici siano incisive ed efficaci. Non e' facile che questi obiettivi siano raggiunti". Nella campagna elettorale, "si profila la netta prevalenza della propaganda sulla verita', e della propaganda negativa sulla progettualita'. Le contrapposizioni pubbliche non potranno che rendere piu' difficile la composizione di future, credibili alleanze".
 
Il Consiglio Nazionale da' poi "mandato al Presidente Nazionale di stabilire, d'intesa con i responsabili regionali, le opportune iniziative ed intese per appoggiare, in ciascuna Circoscrizione elettorale per la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, le liste e i candidati che meglio rispondano a tali esigenze ed obiettivi politici, nell'interesse generale del paese.
 
Api si preparara poi a correre alle prossime Regionali liste nelle elezioni amministrative del prossimo maggio-giugno con candidati promossi e appoggiati da ApI e lavora alla presentazione entro la prima decade di febbraio del 'Programma per la creazione di nuovi posti di lavoro e di nuove imprese attraverso le politiche, gli incentivi, la regolazione e gli investimenti legati alla Green Economy' "In una campagna elettorale che si presenta molto rivolta alle polemiche sul passato, e poco ai progetti per il futuro, tale programma verra' presentato pubblicamente per verificare davanti al corpo elettorale quali forze siano capaci di assumerlo come un impegno preciso e strategico".

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