venerdì 23 novembre 2012

Newsletter n. 44 - Venerdì 23 Novembre 2012

Finte primarie??? No, grazie

Risposta a Licio Rossi già operaio e sindacalista FIAT che richiedeva il voto alle primarie per Vendola

Caro Licio,  
apprezzo la tua caparbietà e la tua fede in tempi strambi in un paese strambo ove le forze politiche invece di fornire risposte alla crisi  economica e di sistema che colpiscono allo stomaco e alla testa deboli e meno deboli tendono ad autoriprodursi con giri di valzer come, a mio  avviso, sono queste primarie farlocche. Siamo in un paese ove le istanze sociali, quelle economiche ed ambientali  ma anche quelle etiche e culturali non solo non risiedono di diritto nei  luoghi decisionali della democrazia ma manco ci entrano di forza.  Non è un problema culturale ma essenzialmente politico.Gli strumenti costituzionali della politica, i partiti, e in tempo storico questi  partiti, anzichè essere vettori di queste istanze ne sono divenuti la  barriera e il tappo. Infatti a mio avviso si è giunti al fatto che non esistano più i diritti  politici di elettorato attivo e passivo e la società civile è ridivenuta  corporativa, con corporazioni fossilizzate. Se queste vicende, di impossibilità di proposta e di scelta da parte dei cittadini avvenissero in un paese periferico, se si modificasse la legge  elettorale dall’alto a 4 mesi dalle elezioni, ci sarebbe un intervento ONU  per ristabilire la democrazia. Invece nella candida Italia questo avviene  liberamente senza che alcuno protesti, anzi…  Così i partiti al governo organizzano delle primarie farlocche al solo  scopo di recuperare un consenso per la “casta” (parola che odio ma che  rende un’idea della pratica del sistema). Sistema chiuso e con pratiche di  doppia morale insopportabile ai cuori, ai cervelli delle persone libere e  finanche all’economia pubblica e privata.
Ora io sono per le primarie come sistema di selezione del personale  politico e per un recupero della rappresentanza che i partiti hanno perso  per strada. Ma sono per PRIMARIE DI DIRITTO PUBBLICO, aperte a tutti i  cittadini con convocazioni e regole per tutti, ove ognuno può proporre  candidati e che questi esibiscano credenziali, programmi per il paese,  uomini capaci, danari per la politica di certa e conosciuta provenienza.  Solo così si potrebbero proporre i candidati e scegliere davvero invece di scegliere tra le proposte delle segreterie di questi partiti in cerca di  un qualche consenso che hanno perduto.  Per fare questo occorrerebbe che i partiti completassero con apposita  legge l’art.49 della Costituzione che li riguarda. Invece niente.  Qualcuno, in Italia, ha raccolto giovani tra i diciotto e i trentacinque  anni, con un tasso alto di istruzione, forti conoscitori e praticanti dei  nuovi mezzi di comunicazione e li ha (o si sono) scagliati contro questa  politica.
Questi raccolgono ora un consenso ampio. A me non convincono e, a volte,  mi preoccupano sollecitandomi la paura delle birrerie bavaresi del secolo  scorso, ma resta il fatto. E i fatti occorre capirli anzichè nascondere la  testa sotto la sabbia proponendo giri di valzer come queste primarie che somigliano molto a un escamotage privato per loro medesimi e ad un  sondaggio interno di partito che non sa più che fare.  Insomma io, volentieri, non parteciperò a queste primarie di coalizioni  che ancora non si sa come siano, e son certo che il consenso recuperato  non sarà molto. Forse recupererà Monti…..  Vendola (mi piace ancora chiamarli per cognome) non parla di questa democrazia strozzata, ma garantisce che la democrazia sarà lui a  garantirla, insieme ai diritti dei più deboli….è una presunzione che conosciamo bene. Troppo bene.  Un abbraccio!
                                                                                                                           Dino Barrera
   

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