martedì 16 ottobre 2012

ad Affaritaliani.it: “A rischio la presenza dei moderati nel Pd”

Martedì, 16 ottobre 2012 - 13:06:00

FIORONI
"Bisogna capire se vogliamo ancora un governo tra moderati e riformisti o una proposta solo di sinistra. L’ultimo scenario rende ogni giorno più difficile e complicata la presenza dei moderati nel Pd. Il silenzio assordante di Renzi e Bersani fa nascere la preoccupazione che ci sia un progetto per rottamare Monti e l'alleanza coi moderati. Attendiamo risposte da entrambi”. Giuseppe Fioroni, leader dei popolari del Pd, con un'intervista ad Affaritaliani.it, pone l'aut aut a Renzi e Bersani sulla questione delle alleanze. E su Monti, il responsabile welfare del partito, dice: "Spero faccia il punto di riferimento di una vasta area moderata, ben più ampia di quella rappresentata da Casini, e che quell'area si allei con quella riformista”
Castagnetti sostiene che il partito andando sempre più a sinistra muore. Anche per lei corre questo rischio?
"Faccio una premessa, noto che il tema della rottamazione è in reltà una strategia della distrazione. Per questo chiedo sia a Bersani sia a Renzi che, superata questa strategia della distrazione, ci rispondano se stiamo riproducendo, complice una riforma della legge elettorale che prevede piccolo premio di coalizione, se stiamo facendo un'alleanza che sostituisce quella tra moderati e riformasti, con una in cui Vendola fa da ponte per riprendere Di Pietro, Diliberto e la Federazione della Sinistra: questo scenario che rigetta l'alleanza con i moderati rende ogni giorno più difficile e complicata la presenza dei moderati nel Pd. E' un nodo da sciogliere. Il Pd è nato per abbattere gli steccati tra laici e cattolici e ha deciso a suo tempo di fare un'alleanza tra riformisti e moderati. Questo è il tema che vale la coesione del Pd e vale la scommessa di chi da popolare, da cattolico democratico e da moderato ha scelto di stare in un partito di Centrosinistra e non di sinistra".
E' pronto ad uscire dal partito?
"No, non è che ogni volta che uno pone un tema politico significa che  minaccia di uscire. Vedo solo che, sia Renzi che Bersani,  in maniera silente e contrariamente da quanto deciso dal Pd ci si stanno  spostando con verso la rottamazione di Monti e la rottamazione dell'alleanza coi moderati spostando il Pd sempre più a sinistra. I due candidati devono darci una risposta senza buttare la palla in tribuna. Il rischio è che dietro il dibattito sulla rottamazione tanti elettori e simpatizzanti del Pd si troveranno improvvisamente in un partito e in un'alleanza di sinistra e basta: un problema politico enorme".
Il Pd deve riannodare i fili con l'Udc?
"Il problema non è questo. Bisogna capire se siamo ancora a favore di un governo tra moderati e riformisti o a una proposta solo di sinistra. Il silenzio assordante di Renzi e Bersani fa nascere la preoccupazione che ci sia un progetto per rottamare Monti e l'alleanza coi moderati. Credo che per gli italiani sia importante sapere se il prossimo governo sarà di sinistra tout court o invece ci sarà un esecutivo affidabile per guidare l'Italia".
Lei è favorevole al Monti-bis?
"Spero che Monti faccia il punto di riferimento di una vasta area moderata, ben più ampia di quella rappresentata da Casini, e che quell'area si allei con l'area riformista e che dopo le elezioni chi prenderà un voto in più farà il presidente del Consiglio: si chiami Bersani o Monti”
Chi voterà alle primarie?
"Ritengo che il candidato idoneo per guidare un'alleanza tra moderati e riformisti sia Bersani. Ma il nodo è se Bersani vuole fare questo, altrimenti è un altro discorso".
Daniele Riosa



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