sabato 20 agosto 2011

Rutelli: «Momento difficile, lavorare per la crescita»

Il momento è economicamente molto difficile e richiede l'impegno di tutte le forze politiche per varare una manovra che scongiuri la recessione e anzi aiuti il Paese nella crescita. È l'appello che Francesco Rutelli, leader di Alleanza per l'Italia, ha lanciato nel corso di 'Nove in punto', la trasmissione di Radio 24. «Ci dobbiamo unire tutti - ha detto Rutelli - e le due Camere devono mettersi al lavoro nel giro di poche settimane per intervenire soprattutto sui tagli per la spesa pubblica in modo selettivo».
«Il Terzo polo - ha proseguito - proporrà degli emendamenti che riguardano tagli di spesa, interventi seri per quanto riguarda le entrate, interventi molto seri per la crescita e per creare quella ricchezza senza la quale l'Italia si avvita in una spirale di recessione».
Quanto al contributo di solidarietà, Rutelli ha rilevato: «E' un prelievo del tutto ingiustificato, una tassazione insostenibile» che impone di «correggere drasticamente» la manovra varata dal governo. Si tratta di una tassa «che colpisce chi a stento si può definire ricco». Inoltre il gettito «sarà pari a un ventesimo» rispetto alle aspettative della manovra. «Se il reddito è di 90 mila euro e si ha una famiglia di tre figli - si è chiesto infine Rutelli - si può dire che quella sia una famiglia ricca?». 
Ascolta la trasmissione con l'intervento di Rutelli
Francesco Giannattasio · 
Il denaro di tutti è come il denaro di nessuno .Chi ha il potere di gestirlo non ne sa apprezzare il valore. Il dramma è lo sperpero ed i privilegi .Tutti dicono...ma nessuno vuole rinunciare a niente e tantomeno dare

mercoledì 17 agosto 2011

Manovra: Rutelli, Alfano sarà il nostro interlocutore

"Siamo passati dall'ottimismo vuoto di Berlusconi e dall'attendismo di Tremonti, responsabili di un colpevole ritardo, al rischio di una Grande depressione tipo America del '29. Ebbene, il Terzo Polo darà il suo contributo per salvare il Paese". Lo dice il leader dell'Alleanza per l'Italia, Francesco Rutelli, in un'intervista al Messaggero, nella quale boccia senza appello la manovra economica del governo e rimarca le divisioni che rendono molto difficile il confronto.

"La maggioranza, dopo l'uscita di Fini, si reggeva su tre assi. Berlusconi e il Pdl, la Lega e Tremonti. Tutti e tre sono andati in crisi e si sono sgretolati: il Pdl non è mai stato tanto diviso, la Lega è spappolata come minimo in due raggruppamenti che si combattono. Tremonti è azzoppato. Siamo al regolamento interno. E ciò è un problema anche per noi". Secondo il leader dell'Api, infatti, "non si sa a chi avanzare le proposte. A un premier che fa le cose e poi le sconfessa? Alla Lega che mette solo veti? A Tremonti che è infastidito dal confronto? Noi abbiamo deciso di scegliere come interlocutore il Pdl, il suo segretario Angelino Alfano".

"Stiamo studiando proposte di liberalizzazioni, alcune privatizzazioni, interventi sulle pensioni, sul tfr, misure di contrasto di interessi anti-evasione, accesso ai capitali scudati non per le spese correnti, ma per gli investimenti. Per noi la vera priorità è ciò che il governo non ha fatto: puntare sulla crescita. Se l'Italia continua a restare ferma, con l'aggiunta dei salassi imposti da questa serie di manovre, rischiamo di entrare in depressione e recessione".

Udc e Api avviano una riflessione sulla maggioranza di Milano. E per l'Italia...

Mercoledí 17.08.2011 08:00
Pisapia

Giuliano Pisapia
di Fabio Massa
Alla fine i nodi vengono al pettine. E Milano si conferma laboratorio di una politica nuova, esportabile anche nel resto d'Italia. In un primo tempo l'entrata in giunta di Bruno Tabacci, dirigente dell'Alleanza per l'Italia, non doveva essere niente più che una scelta tecnica, legata alle competenze di Tabacci, esperto di numeri, cifre, bilanci. Ora, invece, proprio dalle pagine di Affaritaliani.it, sta emergendo una svolta che rischia di essere molto significativa, se confinata nella cerchia delle mura di Milano. Epocale, invece, se è l'embrione di un nuovo progetto politico valido per la penisola.
Il primo a gettare la pietra nello stagno, muovendo le stantie acque agostane, è stato Enrico Marcora, imprenditore, ex candidato presidente della Provincia di Milano, oggi consigliere regionale. Marcora appartiene a quella borghesia illuminata e moderata che preferisce il fare al dire. E infatti, quando parla, succede sempre qualcosa. Ad Affaritaliani.it Marcora spiega che "non è un caso che io abbia pubblicamente appoggiato il gruppo dei 51, quello di Onida e di Bassetti. Insieme a me, ad appoggiare questo gruppo di persone, e quindi Pisapia, c'è stato anche Tabacci". Poi Marcora se la prende con l'unico consigliere espresso dal Terzo Polo milanese, Manfredi Palmeri, reo di aver votato contro il bilancio di Tabacci: "Dovrà rendersi conto, in un prossimo futuro, che o riflette per i fatti suoi, oppure può anche non rappresentare una parte del centro". (LEGGI TUTTO) Se non è un endorsement per il sindaco Pisapia e la sua sinistra al governo, poco ci manca.

enrico marcora manfredi palmeri

Manfredi Palmeri (a sinistra) ed Enrico Marcora
Se possibile, ancora più chiara è la posizione di Carlo Montalbetti, segretario cittadino di Api, che in un intervento ad Affari spiega: "La positiva attenzione che Marcora dedica all’avvio della giunta Pisapia è in effetti un elemento interessante per valutare ”sine ira et studio” questa nuova esperienza politica che va al di la del vecchio centro sinistra. Certamente i prossimi mesi ci diranno se lo spirito civico presente nella giunta Pisapia saprà consolidarsi ed essere uno dei punti di riferimento per la costruzione del Governo Repubblicano di cui ha urgente bisogno il Paese". (LEGGI TUTTO)  Insomma, qualcosa si sta costruendo. Anche recuperando vecchie competenze (Massetti alla guida di Atm? Sono solo rumors, ma indicano un sentiment), anche recuperando vecchie amicizie (i cattolici disillusi dal Pdl), ma soprattutto facendone di nuove (leggasi parte di Futuro e Libertà). Una cosa è certa: secondo quanto può riferire Affaritaliani.it contro Manfredi Palmeri e contro la sua opposizione alla giunta Pisapia, si stanno schierando un po' tutti, da Pierluigi Mantini a Savino Pezzotta. Sono tutti furiosi perché quel voto contro al bilancio, oggi pesa più di un macigno sulle scelte future del Terzo Polo. Che, in attesa di indicazioni dalla Capitale, non si preclude la possibilità di virare a sinistra. Resta da capire se un appoggio esterno al governo della città possa conciliarsi con la grande diversità delle forze in campo. In fondo, su moschea, centri sociali e patrocinio al Gay Pride, qualche problema di fondo potrebbe permanere.

SCHEDA DI ADESIONE ALLEANZA PER L'ITALIA


 
Dopo aver compilato la seguente scheda, sarete contattari dall'Ufficio Adesioni competente per territorio per la formalizzazione dell'adesione.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Informativa ai sensi del decreto legislativo 196/2003: I dati personali forniti tramite questa scheda saranno utilizzati esclusivamente ai fini della promozione e organizzazione delle iniziative di Alleanza per l’Italia. Non saranno per nessun motivo comunicati a terzi, né diffusi. Sarà possibile richiederne la rettifica, l’aggiornamento o la cancellazione tramite comunicazione scritta da inviare all’indirizzo di posta elettronica: info@alleanzaperlitalia.it
 



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