sabato 5 novembre 2011

DOV'E' L'ORGOGLIO DI UN PAESE



                         MA NOI  ITALIANI   ABBIAMO ANCORA L’ORGOGLIO ?
                         =============================================
Siamo ostaggi della speculazione ; ci deridono ; ci dicono cosa dobbiamo fare a casa nostra
Intanto  il paese frana per un temporale   e lavorare sta diventando un sistema da caporalato di non troppo vecchia memoria.

Purtroppo  una classe politica che ha sostanzialmente diviso il paese in  corporazioni  ,garantendo interessi costituiti, in modo particolari i loro e dei loro amici ;  ha  trasformato il paese in una prateria di scorribande  dove ad essere  onesti e dimostrare o manifestare un sentimento patriottico si corre il rischio di essere vilipesi . E’ vivo il ricordo di quella signora di Venezia che difese il Tricolore  ,dalla cafoneria  bossiana  , e  venne  apostrofata  con poca cortesia.
Il diritto è diventato un opzional  e se incappi nella rete della giustizia o del fisco e non hai  appropriate risorse  conosci cos’è la via crucis.
L’introduzione dell’ICI ha creato  il più grossolano strumento di speculazioni in quanto gli
Interessi  speculativi  ha trovato una benevole  acquiescenza ,soprattutto nei piccoli comuni che disponendo di vasto territorio   favoriscono insediamenti di ogni tipo  in nome dello sviluppo. In questo contesto i sindaci gareggiano   in grandi progetti di espansione urbana: supermercati ,  insediamenti industriali  ,seconde  case etc.
Risultato abuso  indiscriminato del territorio con bitumazione e cementificazione selvagge senza un raccordo con le zone limitrofe.
Risultato  è  sotto gli occhi di tutti se viene una temporale  è un disastro  e  se  persiste il sole per qualche giorno si grida alla siccità .
Il denaro di tutti e come il denaro di nessuno  e quelli che sono chiamati a gestirlo non ne sanno apprezzare il valore ed il sudore che è necessario per produrlo  e lo sprecano in mille
rivoli   illudendo  la popolazione  nel non definire un limite. E quindi debiti e ancora  debiti per onorare interessi sui debiti  con l’irresponsabilità che dovesse durare  ed altri vi avrebbero posto rimedio.
Il momento è arrivato  adesso bisogna onorare il debito ma su chi deve ricadere l’onere ?
La classe politica  non fa  altro che rimbalzarsi le responsabilità o contrapporsi in proposte che comunque sembrano di scarsa  o minima soluzione  del problema ; anzi  razziando la massa di denaro comprimeranno i consumi e di conseguenza l’occupazione . Rinunciare ai loto privilegi ed a quelli dei loro amici non ci pensano nemmeno.  L’odissea del presidente del consiglio è paradossale quando mortificante . Sembra  quell’omino che mentre la casa sta bruciando cerca di salvare il salvadanaio – un  uomo senza orgoglio che ci rappresenta egregiamente come siamo ; come ci hanno fatto diventare senza amor proprio senza un sussulto di orgoglio.
Ma se vogliamo riconquistare quel’orgoglio quel rispetto che deriva dalla nostra storia e credo che sia solamente assopito ma che comunque è nel nostro DNA ed allora facciamolo uscire ! Signori … che avete abusato di questo paese e detenete grandi ricchezze , tirate fuor 400 miliardi di euro ed impediti ai giostrai  del governo di emettere nuovi titoli  dimostriamo al mondo l’orgoglio ITALIANO.
Fate poi un piano di rientro ed azzerate il debito mentre la rimanente parte del paese oltre a produrre nuova ricchezza dovrà selezionare una classe politica che sa dare il giusto valore al denaro ed alla morale conseguente con una bilancio che deve  chiudere in pareggio.

Ricostruiamo questo paese  che   comunque sia è la culla della civiltà.

                                                            Francesco Giannattasio

Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog