PIER FERDINANDO
CASINI, GIANFRANCO FINI, RAFFAELE LOMBARDO,
FRANCESCO RUTELLI,
LUCA DI MONTEZEMOLO
Scrivo a voi perché avete dimostrato con i fatti e con le
intenzioni di volervi spendere per la costruzione di un soggetto politico
moderato che sappia interpretare e dare voce alla migliore parte della società
italiana.
In questo periodo di attesa, quasi al termine di un tunnel troppo
lungo ed oscuro, varie forze politiche e personalità di spicco del mondo
moderato stanno dando vita ad iniziative e proposte di valore che però hanno
spesso il limite della disunità.
Credo invece che, ora come non mai, chi ha i mezzi e le capacità
per proporre un progetto di nuova etica pubblica, un modello riformatore delle
Istituzioni e dell’economia, un patto credibile e serio con il Paese, abbia il
dovere di favorire una larga condivisione di tali obiettivi .
Condividere vuol dire unire le forze, dialogare, progettare insieme
(e non ognuno a “casa” propria) la Nuova
Italia che è possibile realizzare.
Qualcuno potrebbe obiettare che i tempi non sono ancora maturi, che
non è ancora scattata “l’ora X”, che la nascita di un compiuto soggetto
elettorale moderato si realizzerà solo dopo l’implosione del blocco che ci
“governa” .
Altri affermano che il vero problema è quello della leadership nella presunzione che nessuno
di voi, al momento decisivo, vorrà fare
un passo indietro.
Io so per certo (e voglio sperare) che i problemi che rallentano
una sintesi virtuosa ed un’ unità d’intenti non sono quelli della tattica o
quelli legati alle aspirazioni personali.
Comprendo che in momenti di transizione e di confusione come quello
che stiamo vivendo occorra essere prudenti e non impulsivi.
E’ giusto non perpetuare errori del passato , le “fusioni a freddo”
o i “partiti del predellino” , che hanno generato più problemi che vantaggi per
il nostro sistema democratico.
Un passo importante è stato compiuto con la creazione del Terzo
Polo, che oggi si presenta unito nella sua rappresentanza presso la Camera dei
Deputati ed il Senato della Repubblica.
Ma concorderete con me che serve di più!
E qui mi rivolgo esplicitamente a Luca di MONTEZEMOLO affinché
entri inequivocabilmente, con la sua Associazione, all’interno del percorso già tracciato dai
fondatori del Terzo Polo, portando in dote le interessanti idee e proposte,
l’indubbio consenso e la competenza e
credibilità sua e dei suoi collaboratori.
Credo che ora come non mai la cautela e la riflessione debbano
andare di pari passo con il coraggio, perché è necessario scardinare le attuali
geometrie politiche che hanno dato pessimi risultati.
Molti cittadini sono in attesa.
Lo sono coloro (almeno un terzo) che non sanno se la prossima volta
andranno a votare.
Lo è chi ha creduto ed appoggiato il bipolarismo e visti i
risultati attende un’ alternativa valida, che garantisca riforme e governabilità
e che si ponga la sfida di essere forza maggioritaria.
Non sembri un’eresia il mio
richiamo ad un obbiettivo tanto difficile.
Se Terzo Polo (che già a livello semantico trovo riduttivo) diventa
sinonimo di “ago della bilancia” allora il progetto farebbe davvero poca strada,
incontrerebbe poco entusiasmo, avrebbe
troppo poco respiro per essere vincente.
Anche rischiando di essere tacciati per sognatori ed incoscienti o
si punta in alto oppure il rischio è quello di essere correi nella costruzione
di una nuova legislatura identica a quelle precedenti.
Per valutare se davvero ci sono le condizioni per la gemmazione di
una coalizione realmente forte e
rappresentativa occorre, come dicevo, rompere ogni indugio, “esserci tutti” e dare vita in tempi rapidi ad una Costituente
delle forze moderate.
All’ordine del giorno dovrà essere posto il problema della sintesi
di un programma unitario e come rispondere credibilmente alle forti critiche
etiche ed estetiche che covano nell’animo della maggior parte dei cittadini
disgustati dal pessimo spettacolo che in generale la politica ha dato di sé
negli ultimi anni.
La questione del rinnovamento della classe politica sarà
indispensabile per ottenere credibilità e per
evitare il perpetuarsi di dinamiche già in atto e non più
accettabili.
Penso a tutti i politici che oggi sono in stand-by o che stanno
negoziando “il salto della quaglia” e che si spenderanno pubblicamente (partendo
da posizioni di privilegio) solo quando
la barca starà per affondare, salendo sulle scialuppe che li traghetteranno
verso il mantenimento del loro status quo.
Se qualcuno pensa di proporre e, peggio, di accettare questo
sistema, la speranza di una nuova fase
per il nostro Paese sfumerà miseramente ancora una volta.
E’ per questo che Vi ho scritto: per chiedervi di muovervi, di
muovervi insieme presto e
bene.
Nel complesso panorama politico italiano Voi solo oggi avete il
privilegio e l’opportunità di proporre e realizzare davvero qualcosa di nuovo ed
importante.
Gettate ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo – come altre
volte avete fatto in passato – e fate compiere alla politica italiana quel balzo
coraggioso necessario per la costruzione di un futuro migliore e di una nuova
grande Speranza Comune.
… ci
conto!
Con
viva cordialità
Edgardo Canuto
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