mercoledì 17 agosto 2011

Manovra: Rutelli, Alfano sarà il nostro interlocutore

"Siamo passati dall'ottimismo vuoto di Berlusconi e dall'attendismo di Tremonti, responsabili di un colpevole ritardo, al rischio di una Grande depressione tipo America del '29. Ebbene, il Terzo Polo darà il suo contributo per salvare il Paese". Lo dice il leader dell'Alleanza per l'Italia, Francesco Rutelli, in un'intervista al Messaggero, nella quale boccia senza appello la manovra economica del governo e rimarca le divisioni che rendono molto difficile il confronto.

"La maggioranza, dopo l'uscita di Fini, si reggeva su tre assi. Berlusconi e il Pdl, la Lega e Tremonti. Tutti e tre sono andati in crisi e si sono sgretolati: il Pdl non è mai stato tanto diviso, la Lega è spappolata come minimo in due raggruppamenti che si combattono. Tremonti è azzoppato. Siamo al regolamento interno. E ciò è un problema anche per noi". Secondo il leader dell'Api, infatti, "non si sa a chi avanzare le proposte. A un premier che fa le cose e poi le sconfessa? Alla Lega che mette solo veti? A Tremonti che è infastidito dal confronto? Noi abbiamo deciso di scegliere come interlocutore il Pdl, il suo segretario Angelino Alfano".

"Stiamo studiando proposte di liberalizzazioni, alcune privatizzazioni, interventi sulle pensioni, sul tfr, misure di contrasto di interessi anti-evasione, accesso ai capitali scudati non per le spese correnti, ma per gli investimenti. Per noi la vera priorità è ciò che il governo non ha fatto: puntare sulla crescita. Se l'Italia continua a restare ferma, con l'aggiunta dei salassi imposti da questa serie di manovre, rischiamo di entrare in depressione e recessione".

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