lunedì 4 aprile 2011

LA NIPOTE DI MUBARAK

lunedì 4 aprile 2011 CAMERADEIDEPUTATI.IT Ieri mi ha telefonato la deputata siriana. Per chi avesse la sventura di leggere questo mio post, avrei l'onore di spiegare chi costei sia. Preferisco però, anziché avventurarmi in una contorta e, temo, poco chiara spiegazione, abusare della pazienza dell'eventuale lettore, pregandolo di leggere il mio post precedente, in cui racconto l'occasione del nostro incontro. Dicevo dunque che mi ha telefonatola, ormai, mia amica siriana dicendomi di aver visto che su “CAMERADEIDEPUTATI.IT” domani andrà in onda la fiction-politica dal titolo “La nipote di Mubarak”. Dice inoltre che, dopo aver visto una breve anteprima della fiction, aumentato il suo interesse verso la italica fiction-politica, vorrebbe da me qualche spiegazione in merito al programma. Mi chiede conferma di aver capito bene sul fatto che nella fiction di domani mattina, il parlamento delibererà che “Ruby rubacuori è la nipote dell'ex Presidente egiziano Mubarak”; mi chiede quindi come sia possibile che il Parlamento di un paese terzo (l'Italia) accerti o imponga un vincolo di parentela fra una cittadina marocchina, dal pittoresco nome italiano, ed un cittadino egiziano, cittadino egiziano, tra l'altro, oggi in cattive acque. L'amica siriana è una donna molto colta ed intelligente; mi parla con gran competenza dell'opera buffa italiana, nella quale spesso sono scritte pagine indimenticabili sulla scoperta di insospettabili rapporti di parentela e filiazione. Parliamo volentieri delle grandi opere liriche del passato; lei mi dice di adorare in particolare l'opera “Le Nozze di Figaro” di Mozart, nella quale vi è, infatti una indimenticabile scena nella quale Figaro scopre e ritrova i propri genitori. Cominciando a sospettare che da questa grande cultura derivi l'interesse della mia amica verso la fiction-politica di domani, mi sento subito in dovere di informarla che su CAMERADEIDEPUTATI.IT non troverà nè Mozart né Da Ponte (suo librettista), ma Maurizio Paniz, Razzi e Scilipoti. Devo poi spiegarle (sto pur sempre parlando con un parlamentare!) gli aspetti giuridici della fiction-politica. Berlusconi non vuole essere giudicato dal Tribunale di Milano, ma del Tribunale dei Ministri. Questo perchè il giudizio davanti al Tribunale dei Ministri deve essere autorizzato dal ramo del parlamento di appartenenza (appunto CAMERADEIDEPUTATI.IT) a maggioranza assoluta. Magari Berlusconi trova 316 comparse e tutto finisce. Spiego inoltre che è competente il Tribunale dei Ministri quando il comportamento che costituisce reato è oggettivamente riconducibile all'esercizio delle funzioni ministeriali, non basta ritenerlo tale. Nel timore di essere stato poco chiaro nell'esporre le complicate norme italiane, mando all'amica la pagina del manuale del diritto costituzionale del primo anno di università, lo stesso, immagino, che avranno le comparse sul set di domani. Ma la mia deputata è molto intelligente ed ha già capito tutto. “Ma allora” dice “non basta che Berlusconi pensasse di aver a che fare con la nipote, nipote deve essere veramente!”. E qui si scatena la potenza della fiction. Politica, che innova la realtà, scatena le emozioni e la fantasia, realizza le più impensabili situazioni; crea come l'opera buffa, i più stravaganti rapporti di parentela. Mentre stavamo facendo queste considerazioni vedo la programmazione di un canale satellitare inglese, tutto dedicato alla musica classica; proprio domani è in programma la trasmissione de “Le Nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart. Decidiamo entrambi di vedere l'opera mozartiana e di lasciar perdere CAMERADEIDEPUTATI.IT, è più dignitoso. Pubblicato da Roberto Milano a 12:15 Invia tramite email Postalo sul blog Condividi su Twitter Condividi su Facebook Condividi su Google Buzz

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