giovedì 17 febbraio 2011

PROVE DI TERZO POLO

UDC-FLI-API: "Uniti per il Paese" 17/02/11 Alessandro Barberis Highslide JS Da sinistra: il coordinatore FLI Daniele Ristorto, il Presidente del Consiglio Provinciale ed esponenete UDC Giovanni Barosini, il Presidente Provinciale UDC Massimo Bianchi e il coordinatore API Francesco Giannattasio (Immagine 1 di 5) Da sinistra: il coordinatore FLI Daniele Ristorto, il Presidente del Consiglio Provinciale ed esponenete UDC Giovanni Barosini, il Presidente Provinciale UDC Massimo Bianchi e il coordinatore API Francesco Giannattasio Il coordinatore provinciale FLI Risorto e il Presidente Barosini Massimo Bianchi e Francesco Giannattasio Francesco Giannattasio Daniele Ristorto ALESSANDRIA - La nuova coalizione di centro, che vuole creare il cosiddetto “Terzo Polo” italiano: con questa idea i rappresentanti provinciali di UDC, Futuro e Libertà e Alleanza per l'Italia hanno convocato una conferenza stampa presso la Sala Rattazzi di Palazzo Ghilini per illustrare il significato di questa alleanza, con “base comune unire il Paese”. Erano presenti per l'UDC il Presidente del Consiglio Provinciale Giovanni Barosini e il Presidente Provinciale del partito Massimo Bianchi, per FLI il coordinatore Daniele Ristorto e per API nello stesso ruolo Francesco Giannattasio. “Siamo qui per confrontarci con gli amici di Futuro e Liberta e Allenaza per l'Italia – ha cominciato Barosini – in maniera seria e concreta, restituendo dignità politica ad un sistema sociale che si sta disgregando. Tra di noi, proveremo a dialogare: ci sono valori civici comuni, nonostante qualche fisiologica divergenza. La nostra base è quella di unire il paese, basta conflitti e attacchi a destra e sinistra. Ciò che ci unisce non è la diaspora rispetto al berlusconismo, ma l'unità e il rispetto delle regole. Non crediamo più alle coalizioni e ai partiti guidati da leader carismatici, anche in ambito locale. Faccio un appello anche alle altre forze che non si riconoscono in questo bipolarismo, saranno i benvenuti. Non crediamo anche all'antipolitica, quindi ai demagoghi che vogliono purificarla, ma solo a quelli veri come ad esempio Obama, la Merkel, Clinton. Faremo poi proposte con tematiche sul territorio riaggregando tutte le istituzioni per affrontare a muso duro i problemi sociali. “ “Condivido tutto ciò che è stato detto da Barosini – ha continuato Francesco Giannattasio(API) – Il Paese è in un momento di svolta: la politica ha perso credibilità, il duopolio presentato come scopo nobile si è rilevato quello che è, due fazioni che si danno contro e basta. L'opposizione non popula e non fa proposte alla maggioranza, così come quest'ultima non la ascolta, portando un paese alla rovina. Questa nostra forza moderata viene già attaccata sia da destra che da sinistra perché capiscono che questo sistema non può durare a lungo. Dobbiamo apprezzare sia Casini, che ha mantenuto salda la sua posizione, sia Rutelli, che ha capito in tempo che questo bipolarismo non avrebbe portato da nessuna parte, sia Fini, che ha avuto il coraggio di andarsene da un partito con un totem che sta portando alla rovina. Fosse l'Italia un paese con un po' più di coraggio, cacceremmo gli attuali governanti tutti a calci. Con FLI e UDC stiamo trovando convergenza su queste idee, per creare un terzo polo. I politici non preparati sono solo un danno: il compito dei partiti dev'essere proprio quello di preparare onestamente e con capacità. Vorremmo estendere questa collaborazione anche in realtà locali, come Novi, Arquata, ecc., solo così possiamo avere un programma politico comune rispondendo alle necessità del territorio. Ci stiamo organizzando infatti anche ad Alessandria, con Gianni Vignuolo nuovo coordinatore per la città. Stiamo crescendo e avendo molte adesioni: molti aspettano la creazione di questo terzo polo, per portare una ventata di politica nuova”. “Sono pienamente d'accordo con tutto ciò che è stato detto, non voglio ripetere troppe cose – ha spiegato il coordinatore FLI Ristorto – La gente è stufa di non sentire parlare dei propri problemi, ma solo di provvedimenti legati ad una persona, in un momento in cui c'è bisogno di discussioni su famiglie, lavoro, giovani, sanità: non è possibile che i ricchi siano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Ci mettiamo al tavolo con idee precise per una riappacificazione nazionale alla politica attraverso questo nuovo polo: partiremo con un programma serio dalle prime elezioni comunali della prossima primavera.” “E' un momento di fine processo politico, nato nel 1994, come evidenziato da mille segni ormai – ha proseguito Massimo Bianchi(UDC) – Noi vogliamo creare capacità di aggregare: se si chiede propensione di voto si ottiene una somma maggiore rispetto a quella dei tre singoli simboli. La nostra proposta vuole innovare l'azione politica del nostro paese con attenzione di cittadini ed elettori. Ci sono nel passato storie di partiti con dibattito ricchissimo proprio per le divergenze al suo interno: ci può essere un dibattito, ma non ci si scanna, come capita invece da altre parti. Questo tipo di sforzo vogliamo farlo anche a livello locale.” “Naturalmente gli impegni già presi in Amministrazioni come la Provincia o alcuni Comuni verranno mantenuti – ha concluso Barosini – Non è giusto verso gli elettori, se non per gravi motivazioni, da oggi inizia un dialogo. Il prossimo appuntamento saranno gli Stati Generali del Lavoro che organizzeremo prima dell'estate.”

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