martedì 11 gennaio 2011

Mozione del direttivo di Alleanza per l'Italia

Il Comitato Direttivo di Alleanza per l’Italia, riunito a Roma l’11 gennaio 2011, ha approvato all’unanimità i seguenti indirizzi, da trasmettere per una valutazione e decisione comune alle forze parlamentari che hanno deciso di dare vita al nuovo Polo. A proposito dei temi principali all’esame del Parlamento:
1. Conferma del giudizio fortemente critico sulla proposta di federalismo fiscale municipale, il cui testo aggrava, anziché alleggerire, le valutazioni negative già espresse da ApI: in tempi di seria crisi economica questa manovra  non annuncia una maggiore efficienza, ma un  peggioramento delle condizioni generali del Paese. Solo una sua profonda, radicale modificazione nel merito può indurci a modificare il voto negativo.
2. Le mozioni di sfiducia individuale a Ministri in carica non possono rispondere a motivazioni pretestuose (come avvenuto nel caso della sfiducia a Calderoli), né ad iniziative politiche tanto strumentali da produrre l’effetto opposto, di compattare la maggioranza. Nel caso della  sfiducia a Bondi, si tratta invece di una misura pienamente giustificata dal bilancio disastroso di questi due anni e mezzo di governo della cultura, e dalla indisponibilità del Ministro a mettere in causa il proprio ruolo politico per per forzare l’ostilità del Ministro Tremonti ed ottenere le risorse assolutamente indispensabili a garantire il livello minimo della tutela del patrimonio e la riforma e la continuità dello svolgimento delle attività culturali. E’ il caso dunque che la nostra coalizione predisponga un’autonoma e motivata mozione di sfiducia.
3. Ricerca della più ampia convergenza su un testo unitario di mozione parlamentare a tutela del diritto umano fondamentale della libertà religiosa, e per contrastare le persecuzioni verso i cristiani nel mondo.
4. Il nuovo Polo deve caratterizzarsi per proposte di riforme  coraggiose per la crescita economica e dell’occupazione; occorre rispettare l’autonomia delle decisioni delle parti sociali sulla questione FIAT Mirafiori, sottolineando però l’insostenibilità di una difesa dello status quo che rischia di allontanare ulteriormente la capacità del nostro paese di attrarre investimenti produttivi; occorre incalzare il governo perché si sta aggravando la crisi del Nord, che coinvolge specialmente i settori delle piccole imprese e dei ceti professionali; a concentrarsi sulle politiche industriali e per il lavoro, e specialmente per una strategia di medio termine per la crescita delle opportunità di occupazione giovanile; occorre anche smascherare l’inconsistenza del cosiddetto “piano sud” del Governo.
5. I temi eticamente sensibili richiedono l’impegno del Legislatore e meritano una larga convergenza in Parlamento; si deve lasciare a ogni parlamentare la prerogativa di esprimersi secondo i propri convincimenti; il nuovo Polo può e deve divenire il luogo politico di una sintesi avanzata delle proposte in campo. Non si può consentire al Governo di utilizzare la cosiddetta “agenda bioetica” per distrarre l’attenzione dalla completa, gravissima non-attuazione degli impegni che esso ha preso per le famiglie italiane.
Il Comitato Direttivo di ApI esprime soddisfazione ed apprezzamento per la decisione di convocare nelle prossime settimane il Coordinamento dei parlamentari di UDC, FLI, ApI, MpA e delle forze liberaldemocratiche, moderate e  riformiste che intendono dar vita al nuovo Polo; sottolinea l’importanza dell’avvio del lavoro comune in vista delle prossime elezioni amministrative e per elaborare la proposta di una strategia per la crescita economica e l’occupazione; suggerisce l’insediamento di un qualificato gruppo – aperto anche all’apporto di personalità esterne – per contribuire a proporre le parole comuni, a definire i messaggi politici e culturali e le selezionate priorità programmatiche che dovranno caratterizzare il nuovo Polo.
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