venerdì 28 gennaio 2011

L'ORGOGLIO PERDUTO



                                                     L’ORGOGLIO   PERDUTO
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L’entrata sulla scena politica dei cavaliere Berlusconi  ci aveva illuso di trovarci di fronte  ad un personaggio , nuovo.  che  voleva    rappresentare le reali esigenze del  paese ,sostituendosi ad una classe politica che aveva  perso ogni credibilità  per eccesso di corruzione.

Dopo  più di quindici anni dobbiamo purtroppo constatare che era tutto un grande imbroglio: la corruzione ha superato ogni limite ,l’illegalità regna sovrana, i poteri dello stato sono in conflitto permanente tra loro ,il diritto è un opzionale del più forte  e la politica  ha intrapreso la strada
Populista nella quale l’etica  non ha più nessun riferimento   se non  il compiacimento al capo.

 Le forze politiche si confrontano con la più ferrea ostilità ,capirci qualcosa  è praticamente impossibile
Ogni personaggio difende la sua verità  mentre  la ricchezza si trasferisce sempre di più nelle  mani di pochi e le condizioni di vita dei più diventano  sempre più impoverite e disagiate.

La Chiesa ha provato ha  richiamarci  ai valori classici  ma , purtroppo , con voce poco decisa evitando una presa di posizione decisa è chiara probabilmente per non urtare  eccessivamente il manovratore.

Ci troviamo in una situazione desolante di un paese nel quale la crisi morde famiglie e giovani mentre i poteri continuano in una logica conflittuale  che perdura da troppo tempo.
E’ necessario fermarsi avere uno scatto di responsabilità di orgoglio  e pensare al bene del paese e non assistere sgomenti alla bagarre   della   scena pubblica  racchiudendoci in un  evidente disagio morale.

Le istituzioni devono evitare di trasmettere  ideali bacati .Devono evitare una rappresentazione fasulla  dell’esistenza  volta a perseguire  un successo  sull’artificiosità :  la scalata furba,il guadagno facile,l’ostentazione e il mercimonio di sé. Soprattutto chi  è alla guida del Paese deve essere ed apparire irreprensibile  non è ammissibile che si  tollerano    comportamenti  ,veri o presunti, di stili non compatibili con la sobrietà ,la correttezza  , la moralità  e l’onestà .

E’ necessario che l’opinione pubblica  cessi di essere tifosa ed imponga a chiunque ha un incarico  politico o istituzionale  la consapevolezza della misura dei propri doveri ,  della disciplina e dell’onore che esso comporta, come  prescrive anche la nostra Costituzione.

E’ pur vero che la nostra è una società anziana  e quindi  poco avvezza a manifestazioni  vigorose  ma è necessario  uno scatto di virilità e far sentire la nostra voce  ; la voce di un popolo  che vanta trascorsi di orgogliosa  dignità che  ha contribuito in tutti i campi alla civiltà del mondo  e  non può accettare di essere condotta come un branco di pecore. Riappropriamoci del nostro  orgoglio , scegliamoci e imponiamo  una classe  politica  che   veramente rappresenti le istanza del nostro Paese di tutto il Paese  .

Dai commentatori politici  ci sentiamo dire che non ci sono alternative  a questo stato di cose penso  che ciò sia un altro imbroglio ;non ci credete  qualsiasi altra compagine non può  che fare meglio.


Francesco Giannattasio

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