venerdì 10 dicembre 2010

Governo, Tabacci: «Non ci sarà un Berlusconi bis»

«Berlusconi non si dimetterà prima della discussione delle mozioni di sfiducia. Vuol trascinare il Parlamento allo scontro finale, avvelenare il clima e acuire in modo irresponsabile la divisione del Paese. Ma nonostante la campagna acquisti sarà di fatto sfiduciato. E un presidente del consiglio sfiduciato non potrà essere incaricato di formare un nuovo governo. Quindi non ci sarà un Berlusconi bis. La sua parabola volge al termine». Lo ha detto Bruno Tabacci, deputato dell'Api, intervenendo a Viterbo a un convegno su politica ed economia tenuto nella sede di Confindustria. «A lui, al Cavaliere - ha detto ancora - pare che basti ottenere qualche voto di passaggio in più. Ad un presidente del consiglio che fu eletto con una maggioranza senza precedenti, come quella del 2008, non dovrebbe bastare, perché in politica, comunque vada, le sottrazioni e le addizioni pesano sempre. Chi perde circa cento voti è sfiduciato nei fatti». L’esponente di Alleanza per l’Italia ha poi continuato ricordando come «anche se la data del 14 dicembre coincide con quella che nel 1938 vide la Camera dei Deputati trasformarsi in camera dei fasci e delle corporazioni, sarà comunque un giorno importante per la democrazia e per il Parlamento italiano, in quanto i senatori e i deputati chiederanno al governo a porre fine al lungo periodo di sostanziale e irresponsabile inattività. E segnerà l'inizio del lavacro etico-morale che tanto serve al Paese». «A ben guardare - ha aggiunto Tabacci - le mozioni di sfiducia presentate in parlamento rappresentano uno scatto di carattere che tutti aspettano perché il paese torni nei ranghi del rigore che la crisi impone, della correttezza e della trasparenza. Uno scatto imposto all'Italia anche dagli impegni internazionali». A chi gli fa notare che Berlusconi ha più volte sostenuto di aver rinnovato la politica italiana, tanto che si è paragonato ad Alcide De Gasperi, Tabacci ha risposto: «Nel 1953, quando rassegnò le dimissioni da capo del governo, De Gasperi disse: “Il Vangelo ci ricorda che siamo tutti servi inutili”. Il cavaliere ha smesso di richiamarsi a De Gasperi. Forse qualcuno deve avergli raccontato l'episodio».
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giovedì 9 dicembre 2010

Enrico Boselli aderisce ad Allenza per l'Italia
Giovedì 09 Dicembre 2010 14:37
Il socialista Enrico Boselli aderisce ad Alleanza per l'Italia di Francesco Rutelli, dove assumerà il ruolo di vicepresidente, per favorire lo sviluppo del terzo polo con Udc e Fli. «Constatato il fallimento del bipolarismo - ha detto Rutelli, nel corso di una conferenza stampa in cui è stato presentato anche il nuovo simbolo - Api è impegnata nella costruzione del terzo polo, che al momento non sarà un partito unico, ma la raccolta di tre forze principali Api, Udc e e Fli più altri soggetti come Mpa e Liberaldemocratici». Api, ha detto ancora Rutelli, «non sta facendo campagna acquisti in Parlamento, ma trova adesioni sul territorio di dirigenti politici, come Boselli, e di eletti negli enti locali».
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Finanziaria, Bruno: «Senza slancio e ambizione, non guarda allo sviluppo»
Martedì 07 Dicembre 2010 16:40
Una legge di stabilità «senza slancio, senza nessuna sfida, senza ambizione e visione», che «finisce per non appassionare nessuno nella sua insignificanza e nel suo grigiore”. Lo ha detto il senatore di Alleanza per l’Italia, Franco Bruno, nel suo intervento al Senato sulla Finanziaria, sottolineando come il provvedimento non sia utile al Paese e come il Governo abbia «abbandonato da tempo la scelta dello sviluppo». «Nella legge di stabilità – ha affermato l’esponente di ApI – la spesa strutturale aumenta, mentre le risorse sono aleatorie o sono ancora una volta risorse cosiddette una tantum”, come il caso dei proventi sul digitale: «Parliamo di qualche miliardo di euro che preludono –sottolinea Bruno – a un peggioramento dell'indebitamento strutturale del Paese».
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domenica 5 dicembre 2010

Pisicchio: «Il Nuovo Polo sarà l’incubo di Berlusconi»
Venerdì 03 Dicembre 2010 17:38
«Il Nuovo Polo una bufala? La verità è che sta nascendo il suo peggiore incubo»: replica così a Berlusconi l’esponente di Alleanza per l’Italia, Pino Pisicchio. «Che cosa dirà adesso per contrastarci? Che siamo comunisti anche noi?», ironizza Pisicchio. «È la volta che il Nuovo Polo si proietta a diventare il primo Polo», conclude l’esponente di ApI. «Proprio come fece Berlusconi stesso nel ’94, quando tra la gioiosa macchina da guerra e il tandem Segni-Martinazzoli riuscì da outsider a sparigliare e vincere le elezioni».
 
Rutelli: «Bisogna tagliare finanziamento ai partiti, è giusto»
Venerdì 03 Dicembre 2010 08:12
«Con risparmio si poteva finanziare riforma dell'università». Francesco Rutelli, leader di Alleanza per l'Italia, annuncia che il suo partito farà «senza demagogia» una «battaglia per la riduzione del finanziamento pubblico ai partiti, perché questo è giusto in un momento di grave crisi economica e finanziaria». Il leader dell'Api si è poi detto «contrario a una abolizione totale» dei finanziamenti pubblici, ma «favorevole ad una riduzione fino al 50%".
L'ex sindaco di Roma ha quindi difeso la battaglia fatta ieri dai suoi a Montecitorio per finanziare l'università con il taglio delle somme destinate ai partiti: «Continueremo questa nostra battaglia come segno distintivo dell'Api, perché - ha concluso - siamo convinti che occorra un drastico ridimensionamento dei costi della politica».
 
Università, Api per finanziamento ricercatori con taglio costi della politica
Mercoledì 01 Dicembre 2010 10:39
Solo i no e le astensioni di diversi deputati del Pd, che si sono spaccati, hanno evitato che il governo venisse battuto nell'Aula della Camera su un emendamento dell'Api alla riforma dell'Università, che ha raccolto il sostegno anche di Fli. Il testo, proposto da Marco Calgaro e Bruno Tabacci, mirava a a finanziare contratti di ricercatore a tempo indeterminato ricorrendo ai fondi per il finanziamento pubblico ai partiti. Di “norma indecente” ha parlato l'ex tesoriere dei Ds Ugo Sposetti. Nel suo gruppo in diversi lo hanno seguito. Alla fine, l'emendamento di Api e' stato bocciato con 305 no, 190 si' e 20 astenuti.
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Rutelli: «Campagna adesioni è stata un successo, cresciamo»
Mercoledì 01 Dicembre 2010 09:00
«Nelle prossime settimane aderiranno molti amministratori locali». Francesco Rutelli annuncia che «finora i risultati raggiunti dalla campagna di adesioni ad Alleanza per l'Italia, che terminerà il 5 dicembre, sono ottimi: stiamo registrando migliaia di adesioni. Alleanza per l'Italia cresce anche a Roma e nel Lazio. Il nostro movimento politico raccoglie nuove adesioni, molto importanti, di amministratori, sindaci ed esponenti del territorio. Tra questi, Marcello Mariani, presidente di Interporto Centro Italia, e Giovanni Hermanin, ex assessore regionale del Lazio».
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